domenica 20 settembre 2015

Pausa caffè con autore - Wilwie Collins



 
Non ne so ancora niente ma, dopo essere stata attratta dalla copertina, ho ceduto definitivamente a Wilkie Collins leggendo il commento di Baricco "E' impossibile smettere di leggere Wilkie Collins".
Inizio stasera!
Stefy
 

domenica 13 settembre 2015

Le vedove del giovedì - Claudia Pineiro

Perché non avevo mai letto Claudia Pineiro? 
Mistero, un mistero come la morte dei tre uomini in piscina (come da copertina), morte che il lettore capirà solo nelle ultime pagine con un finale geniale. Un libro a più voci, acuto, spietato direi. Un'analisi lucida  della nostra società, o meglio di uno spaccato della nostra società, una fetta di mondo fittizio, protetto, legato alle apparenze, al benessere, alla messa in scena pubblica di questo benessere ostentato con case faraoniche, mogli nullafacenti, mariti che ogni giovedì sera le lasciano "vedove" per giocare a carte e bere insieme senza il disturbo della presenza femminile. Un ritratto anche di uno spaccato femminile della nostra società, quello delle "mogli di", non è un caso infatti che la protagonista, la voce narrante che cede il racconto anche ad altre voci, sia l'unica donna del libro e di questo mondo fittizio che "lavora per vivere", e per pagare i debiti del marito. Come nel pettegolezzo di una vicina di casa "Virginia prima era una di noi", adesso non più, adesso che lavora. Claudia Pineiro ci regala uno spaccato maschile e femminile di questo mondo al silicone che se non facesse paura, ci farebbe sbellicare dalle risate amare.
José Saramago ne disse: “Un romanzo agile, un’analisi feroce di un microcosmo sociale in un accelerato processo di decadenza.” 
Non penso che ci sia bisogno del mio commento, dopo il SUO.
Stefy

Festivaletteratura Mantova 2015










Appuntamento imperdibile come ogni anno il Festival della Letteratura di Mantova. Una settimana di rassegne, incontri, eventi e letture in piazza. Bello vedere tanta gente in coda per assistere ad una lettura, per stringere la mano al proprio scrittore preferito o per conoscerne di nuovi. Una fresca ventata di ottimismo contro il luogo comune "alla gente non interessa", "nessuno legge più libri".
Invece non solo li leggiamo, ma li ascoltiamo, li analizziamo, ci piace toccarli, accumularli, sentirne parlare, condividerne le opinioni. Mi fa sentire bene vedere una piazza affollata per qualcuno che ha qualcosa da dire, o da scrivere, mi sembra di vivere in un paese migliore, di dimenticare le piazze affollate o le code per i piccoli vip televisivi o semplice very important chissà cosa.

Chi lo sa, forse è veramente un paese migliore, sicuramente è il paese della Sbrisolona.

Stefy

lunedì 7 settembre 2015

Feltrinelli RED - piazza Gae Aulenti





 




 
La nuova Feltrinelli in piazza Gae Aulenti ci piace in primis perché è una Feltrinelli, secondo nella nuova piazza Gae Aulenti ristrutturata in occasione di Expo Milano e perché unisce la possibilità di sfogliare, leggere, comprere libri mangiando o bevendo qualcosa. La lettura come luogo di incontro e ritrovo, esattamente come la pensiamo noi del Circolo, o no?
Da visitare, difficile uscire senza almeno un libro in mano!
Stefy
 
 

giovedì 3 settembre 2015

Mi sa che fuori è primavera - Concita De Gregorio



Ferite d’oro. Quando un oggetto di valore si rompe, in Giappone, lo si ripara con oro liquido. È un’antica tecnica che mostra e non nasconde le fratture. Le esibisce come un pregio: cicatrici dorate, segno orgoglioso di rinascita.
 
Anche per le persone è così.
 
Chi ha sofferto è prezioso, la fragilità può trasformarsi in forza. La tecnica che salda i pezzi, negli esseri umani, si chiama amore. Questa è la storia di Irina, che ha combattuto una battaglia e l’ha vinta. Una donna che non dimentica il passato, al contrario: lo ricorda, lo porta al petto come un fiore. Irina ha una vita serena, ordinata. Un marito, due figlie gemelle. È italiana, vive in Svizzera, lavora come avvocato. Un giorno qualcosa si incrina.

 Il matrimonio finisce, senza traumi apparenti. In un fine settimana qualsiasi Mathias, il padre delle bambine, porta via Alessia e Livia. Spariscono. Qualche giorno dopo l’uomo si uccide. Delle bambine non c’è più nessuna traccia. Pagina dopo pagina, rivelazione dopo rivelazione, a un ritmo che fa di questo libro un autentico thriller psicologico e insieme un superbo ritratto di donna, coraggiosa e fragile, Irina conquista brandelli sempre più luminosi di verità e ricuce la sua vita. Da quel fondo oscuro, doloroso, arriva una luce nuova. La possibilità di amare ancora, l’amore che salda e che resta.
Concita De Gregorio prende i fatti, semplici e terribili, ed entra nella voce della protagonista. Indagando a fondo una storia vera crea un congegno narrativo rapido, incalzante e pieno di sorprese. Scandisce l’esistenza di questa madre privata dei figli – qual è la parola per dirlo? – in lettere, messaggi, elenchi. Irina scrive alla nonna, al fratello, al giudice, alla maestra delle gemelle, abbozza ritratti, scava nei gesti, torna alle sue radici, trova infine un approdo. Dimenticare significa portare fuori dalla mente, ricordare è tenere nel cuore. Il bisogno di essere ancora felice, ripetuto a voce alta, una sfida contro le frasi fatte, contro i giudizi e i pregiudizi. Uno di quei libri in cui uomini e donne trovano qualcosa di sé.
 
Per essere felici non ci vuole tanto. Per essere felici non ci vuole quasi niente. Niente, comunque, che non sia già dentro di noi.
 
Leggetelo.
Stefy

Sette anni di felicità - Etgar Keret



Etgar Keret è un genio, non c'è bisogno di aggiungere altro. La mia stima è cresciuta quando ho scoperto che è anche il regista di uno dei film che ho amato di più in assoluto, Meduse.
Da leggere, anche perché è uno dei libri del Circolo!

Stefy