Ancora una volta mi tocca ammettere: non lo conoscevo. No, non avevo mai letto niente di Alejandro Palomas, perché? O meglio, come è stato possibile? Palomas parla delle donne come se fosse lui stesso una donna e conoscesse ogni più contorto anfratto della nostra mente. Sa essere Mencia, la nonna ultra novantenne che ha perso ogni pudore e ogni freno inibitorio e tiene in mano le redini di quel che resta della sua famiglia tutta al femminile, sa essere Lia, Flavia, le figlie una così diversa dall'altra, sa essere Bea e Inès, le nipoti con le loro storie di vita e di morte che si intralciano. Sa essere Helena, la nipote morta in mare, mai ritrovata, il punto di riferimento per tutte. In questo libro, in questa epopea familiare al femminile emerge ancora una volta la grandezza e la complessità della natura umana, delle sue grandezze e delle sue miserie. Della capacità, dopo tutto, di risalire la china.
Vivamente raccomandato,
Stefy

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