domenica 21 febbraio 2016

Pétronille - Amélie Nothomb



Dopo la lettura dell'ultimo romanzo di Amélie Nothomb mi sono messa a vagare inquieta per casa, pensando che forse avrei dovuto tenermelo per un altro momento, o leggerlo con più calma senza divorarlo, perché non avrei avuto più niente da leggere per il weekend. Come un'anima in pena mi sono messa a togliere la polvere a qualche libro impilato finché non salta fuori Pétronille, è a quel punto ho benedetto il mio disordine. Il libro giaceva tra una pila di "già letti" e di "da leggere", ma apparteneva a questa seconda categoria, grazie al cielo.
E così rincuorata mi sono messa a leggere il penultimo romanzo di Nothomb, uscito nel febbraio 2015, che per qualche caso fortuito non avevo letto. Alla fine del libro ho dovuto dirmi ancora che questa donna è un genio e che forse devo iniziarmi anch'io alla pratica dello champagne come forma mentis. Pétronille è un libro sull'amicizia, ma soprattutto un libro sullo champagne, su Parigi, sull'ebrezza della vita. Mi spiace non avere un'ottima bottiglia da stappare in suo onore. 

Doppiamente grazie Amélie.
Stefy

ps: mercoledì 27 febbraio Amélie Nothomb sarà a Milano alla Feltrinelli di piazza Duomo alle 18.30 per incontrare i lettori e, mi viene da sorridere dopo aver letto Pétronille, per firmare le copie del suo ultimo romanzo.

Il delitto del conte Neville - Amélie Nothomb


Grazie Amélie!

Grazie per aver mantenuto fedele l'appuntamento col tuo nuovo romanzo a febbraio. Non ci pensavo nemmeno più, quando entrando nella libreria del cinema Anteo mi sono imbattuta nella donna col cappello nero a cilindro, era lei senza alcun dubbio.

"Il delitto del conte Neville" è l'ennesimo romanzo, o lungo racconto se vogliamo, di Nothomb a farmi pensare chiudendo il libro: Questa donna è un genio. Ed è vero. Il conte Neville si ispira a "Il delitto di lord Arthur Savile" di Oscar Wilde, e mescola la consueta ironia dell'autrice a citazioni mitologiche. Il conte Neville, aristocratico belga decaduto, è costretto a vendere il suo magnifico castello nelle Ardenne. Prima di uscire di scena decide di organizzare una lussuosissima festa di addio. Ma nei giorni che precedono il garden party, Sérieuse, la figlia diciassettenne, fugge di casa nascondendosi nella foresta. Viene trovata e accudita per la notte da una veggente che profetizzerà al conte Neville una spaventosa profezia: "Durante il ricevimento, lei ucciderà un invitato." Da questo gioco letterario nasce la trama del racconto, protagonista il tormentato conte e la figlia più problematica di quest'ultimo. Dopo essere stata una bambina espansiva, solare ed entusiasta (una piccola Nothomb della Metafisica dei tubi) Sérieuse diventa una ragazza asociale, triste, apatica, il grande "fallimento" del conte e della contessa rispetto agli altri due figli: Oreste ed Electra. 

Sarà la terzogenita a togliere completamente il sonno al padre nelle tormentate notti precedenti il delitto. Sarà sempre lei ad offrire al padre una soluzione estrema al suo tormento, e sarà sempre lei a risolvere e scogliere il nodo del destino e del racconto. Leggere Nothomb mi trasmette lo stesso  frizzante entusiasmo che trasmette all'autrice una flute di champagne, un'ebrezza che solo la sua sagacia e la sua ironia riescono a darmi. 

A te Amélie!
Stefy


domenica 7 febbraio 2016

Piccoli colpi di fortuna - Claudia Pineiro

 

 
Ho appena chiuso l'ultimo libro della scrittrice argentina Claudia Pineiro.
E ancora una volta Pineiro è riuscita a tenermi col fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina, rapendomi completamente in questa domenica di pioggia.
Fin dalle prime pagine capisci di essere in un suo romanzo, ma in una nuova dimensione. La suspense a cui ci ha abituato non è data da un giallo da risolvere, ma da un'intera vita. Pineiro abbandona per un attimo i suoi temi abituali per immergerci in argomenti molto più delicati, molto più intimi e decisamente più complessi. Piccoli colpi di fortuna è la storia di una donna che tornerà dopo vent'anni nei luoghi che aveva abbandonato, l'Argentina, e solo dopo le prime cento pagine capiamo che quello a cui stiamo per assistere non è qualcosa a cui eravamo pronte, anzi, è qualcosa a cui non avevamo nemmeno pensato, perché la scrittrice stessa ci ha tratto in inganno lasciando il lettore in balia delle sue supposizioni.
 
Solo in questo senso anche Piccoli colpi di fortuna è in effetti un giallo, un giallo dell'anima.

Vivamente consigliato.
Buonanotte,
Stefy