sabato 5 novembre 2016

Senza coda - Marco Missiroli



Fine. Era l'ultimo libro di Marco Missiroli che mi mancava da leggere, caso vuole che fosse il suo primo romanzo. Si capisce subito che tra questo e Atti osceni in luogo privato sono passati più di dieci anni, e Senza coda sconta le pecche del primo tentativo. La scrittura non scorre come vorrebbe, troppi sottesi per buona metà del libro, ma la trama è forte e tiene comunque il lettore attaccato al libro, nonostante la fatica. Pietro è il figlio di un mafioso, parola che mai viene pronunciata nel testo, vive una vita fatta di terrore, terrore delle reazioni del padre davanti ad un ritardo a tavola, davanti alle piccole trasgressioni dell'infanzia. I suoi rifugi sono la Bianca, la macchina del padre custodita in garage e ormai ferma, l'amico e compagno di scuola, Luigi, e il giardiniere di casa, l'amatissimo Nino. Pietro prega di notte che il padre torni buono come una volta, che la mamma torni a ridere e che papà non picchi più né lei né lui, ma dovrà presto scontrarsi con realtà atroci più grandi di lui, dovrà capire la cattiveria, la vendetta, dovrà fare i conti con la perdita ed il lutto. 

E va bene, ci sei riuscito anche stavolta a farti leggere in un giorno.
S.

domenica 30 ottobre 2016

L'Avversario - Emmanuel Carrère


Nel 1993 Jean Claude Roman, fino ad allora medico brillante, marito integerrimo e padre affettuoso, uccide prima i suoi genitori ed in seguito la moglie e i due figli. Dopodiché cosparge la villetta familiare di benzina e da fuoco al tutto, incluso se stesso. I soccorsi arriveranno in tempo per salvarlo e per iniziare quello svelamento della sua identità che durerà per tutto l'arco del processo e oltre. Se pensate di essere davanti ad un giallo vi sbagliate, e non si tratta nemmeno di pruriginosa cronaca nera, qui Carrère fa altro e lo fa in maniera sublime. Lo scrittore ci guida nell'esperienza di scoperta, interrogazione e analisi sull'umano che è stata in primis la sua nel momento in cui ha deciso di scrivere una lettera all'assassino e di iniziare una strada insidiosa e tutta psicologica per cercare di capire ciò che non può essere capito, ciò che, in ultima analisi è indecidibile. Un pugno nello stomaco, un libro incalzante che non prevede interruzioni e che una volta chiuso ci lascia soli con noi stessi ed un enorme mole di interrogativi.

Assolutamente da leggere,
S.

domenica 2 ottobre 2016

Se chiudo gli occhi - Simona Sparaco



Se chiudo gli occhi è l'ultimo romanzo di Simona Sparaco che ho letto. 

Oggi, d'un fiato. 

In realtà è precedente ad Equazione di un amore. Due libri molto diversi tra di loro, sembrano scritti da due persone diverse, anche se alcuni tratti distintivi della sua scrittura e dei suoi temi rimangono. 
Con questo romanzo la Sparaco mi ha di nuovo fatto sprofondare nei nostri abissi, come aveva fatto con Nessuno sa di noi, al punto che non ho potuto parlare e muovermi prima di averlo finito. 

La protagonista del libro, Viola, vive una vita piatta, ripetitiva, banale. Lavora in un centro commerciale anche se è laureata in lettere, ha sposato un uomo mite, anonimo, da cui ha avuto una figlia, Cristina. La sua routine gira intorno alle azioni più banali della quotidianità a cui si aggrappa come ad un salvagente, è la ripetitività di queste azioni a darle sicurezza (fare la spesa, preparare la cena, pettinare la figlia, crollare davanti alla tv). Sarà la ricomparsa del padre nella sua vita, un famoso pittore e scultore, a scuoterla da questa esistenza addormentata e darle finalmente un senso. Insieme al padre, un istrione egocentrico come tutti gli artisti, Viola intraprende un viaggio nelle colline Sibilline, un viaggio nell'infanzia del padre, nelle storie segrete della sua vita e delle sue montagne. Un viaggio doloroso e necessario nel quale scoprirà la sua vita prima di lei e come sia arrivato ad averla. Una storia di donne forti e misteriose, in contatto col senso più profondo della vita, capaci di parlare con gli animali e con i morti: le Sibille. 

Un libro che parte sottotono per poi condurci verso strade sconosciute e inaspettate, dentro di noi. 

Da leggere,
Stefy

lunedì 19 settembre 2016

La bambina nata due volte - Carolina De Robertis





Paparija, Eva, Salomè.
Tre generazioni di donne attraversano la storia dell'Uruguay e dell'Argentina in un romanzo che copre tutto il XX secolo con le sue speranze e le sue atrocità.
Tutto ha inizio a Venezia, dove Ignazio, figlio di un costruttore di gondole andato in rovina, deciderà di partire per il nuovo mondo in cerca di fortuna. In Uruguay sogna di costruire gondole belle come quelle di Venezia, finirà per lavorare come scaricatore al porto di Montevideo per tutta la vita. Ignazio e Paparija avranno tre figli maschi e infine Eva.
 
Eva, nonostante il dono di saper giocare con le parole, sarà costretta ad abbandonare gli studi ad undici anni per lavorare come commessa nel negozio di scarpe di un amico del padre. Da questa prima rinuncia si dipanerà la sua storia, una storia dura e tormentata con in mezzo la fuga in Argentina, ed infine il ritorno in patria, madre di due figli, Roberto e Salomè.
 
Salomè porterà avanti l’eredità della madre e della nonna, spirito ribelle e battagliero finirà per arruolarsi nel movimento dei Tupamaros, una scelta che segnerà in modo cruciale e definitivo tutta la sua esistenza.
Avevo snobbato questo libro, che giaceva da anni nella libreria di mia madre, ma ho dovuto ricredermi. Nonostante un titolo da romanzo rosa, La bambina nata due volte è un grandioso poema sulla forza delle donne, sulla dittatura e la storia del nostro assurdo assurdo mondo.
 
Da leggere,
Stefy

mercoledì 7 settembre 2016

Un terribile amore - Catherine Dunne



Calista e Pilar, la storia parallela di due donne i cui destini sono destinati a sfiorarsi continuamente in un intreccio magistrale della Dunne. Diverso dai romanzi a cui ci aveva abituate in questo suo ultimo lavoro i toni si fanno più acuti, i sentimenti più intensi, nella trama entra anche una nota di noir. Calista si innamora e sposa l'uomo sbagliato, un errore che pagherà amaramente, un amore terribile che la porterà ad orchestare una vendetta perfetta, finale, forse inutile. Pilar vive una vita di riscatto, vive la vita che sua madre non ha potuto avere cercando un riscatto nell'accumulo di denaro. Neanche quello ovviamente basterà a non commettere errori, a non dover inseguire per tutta la vita un fantasma. Un terribile amore mi è piaciuto, l'ho trovato più coinvolgente di altri libri della Dunne che forse con questo suo ultimo aprirà uno spiraglio a questa sua nuova nota noir. Lo spero.
 
Da leggere, con calma.
Stefy

domenica 28 agosto 2016

Bianco - Marco Missiroli



Quando un libro viene definito da Baricco "sorprendente" le aspettative sono alte, e Missiroli non le delude. Che fosse bravo lo avevo capito col più noto Atti osceni in luogo privato, ma è con Bianco che ho spostato Missiroli dalla casella "scrittore di se stesso" a quella più ampia di "scrittore".

America del Sud, razzismo, sentimenti forti, ancestrali e purtroppo mai estinti. Moses, vedovo e saggio del villaggio, razzista suo malgrado per aver ereditato dal padre il cappuccio del Ku Klux Klan, viene in contatto con i suoi nuovi vicini di casa, una coppia formata da una donna bianca ed un uomo di colore, una nonna che ha vissuto la sua vita come schiava dei bianchi sia di giorno che di notte, ed un bambino che non percepisce le differenze tra bianchi e neri. Non so perché Missiroli abbia scritto questa storia, ma leggendolo sembrava avesse realmente vissuto lungo il fiume, sulle due sponde, quella occupata dalle case dei bianchi e quella occupata dalle capanne dei neri, e che come Moses, avesse infine fatto la sua scelta.

Sorprendente, in effetti.
Stefy

Non è la fine del mondo - Alessia Gazzola



Dopo Fois qualsiasi lettura sarebbe stata deludente, quindi ho optato per un momento di estrema leggerezza con questo libretto di Alessia Gazzola, Non è la fine del mondo.

Ed infatti non lo è, ma Gazzola ha il pregio di farci rapidamente immedesimare nella protagonista, precaria su tutti i fronti eppure sempre pronta ad affrontare la vita con ostinato ottimismo.

Lettura da ombrellone, o da gommone, non ci toglie niente, ci regala un sorriso.

Stefy