domenica 28 agosto 2016

Bianco - Marco Missiroli



Quando un libro viene definito da Baricco "sorprendente" le aspettative sono alte, e Missiroli non le delude. Che fosse bravo lo avevo capito col più noto Atti osceni in luogo privato, ma è con Bianco che ho spostato Missiroli dalla casella "scrittore di se stesso" a quella più ampia di "scrittore".

America del Sud, razzismo, sentimenti forti, ancestrali e purtroppo mai estinti. Moses, vedovo e saggio del villaggio, razzista suo malgrado per aver ereditato dal padre il cappuccio del Ku Klux Klan, viene in contatto con i suoi nuovi vicini di casa, una coppia formata da una donna bianca ed un uomo di colore, una nonna che ha vissuto la sua vita come schiava dei bianchi sia di giorno che di notte, ed un bambino che non percepisce le differenze tra bianchi e neri. Non so perché Missiroli abbia scritto questa storia, ma leggendolo sembrava avesse realmente vissuto lungo il fiume, sulle due sponde, quella occupata dalle case dei bianchi e quella occupata dalle capanne dei neri, e che come Moses, avesse infine fatto la sua scelta.

Sorprendente, in effetti.
Stefy

Non è la fine del mondo - Alessia Gazzola



Dopo Fois qualsiasi lettura sarebbe stata deludente, quindi ho optato per un momento di estrema leggerezza con questo libretto di Alessia Gazzola, Non è la fine del mondo.

Ed infatti non lo è, ma Gazzola ha il pregio di farci rapidamente immedesimare nella protagonista, precaria su tutti i fronti eppure sempre pronta ad affrontare la vita con ostinato ottimismo.

Lettura da ombrellone, o da gommone, non ci toglie niente, ci regala un sorriso.

Stefy

Stirpe, Il tempo di mezzo, Luce perfetta - Marcello Fois





Veniamo alla vera perla di questa estate di lettura: la saga dei Chironi di Marcello Fois. In tempo di trilogie, quadrilogie e saghe di successo (leggi Elena Ferrante) l'operazione di Fois ha tutto un altro sapore, un sapore profondo e arcaico. Ogni libro, in sé, può esistere indipendentemente dall'altro e contemporaneamente non avere senso senza il precedente. Siamo in Sardegna, in quella che diventerà (per volere di Mussolini) Nuoro, la storia è quella della famiglia Chironi da fine ottocento ai giorni nostri.

In mezzo, intere generazioni, due guerre mondiali e una quantità di morti che fa quasi sorridere. Ma i morti Chironi sono speciali, non fanno molta distinzione tra vita e morte, appaiono ben vestiti in casa e si siedono sul letto, o davanti al camino accesso, lo fanno con naturalezza ed il più delle volte per avvisare i superstiti di qualche nuova tragedia che sta per abbattersi sulla stirpe. 

Raccontare i personaggi e le loro vicende sarebbe pressoché impossibile e sminuirebbe il minuzioso lavoro di Fois, che ci porta attraverso un secolo di storia con una saggezza rara, attraverso la storia di una famiglia che siamo tutti noi, in un'isola che, per chi la conosce e la ama, rappresenta Lo Strazio.

"Se vorrai diventare parte di questa terra, imparerai cosa significa strazio. E' la maledizione e la benedizione delle isole: sempre andare e sempre tornare, con strazio."

Da leggere e non dimenticare.
S.

Equazione di un amore - Simona Sparaco


La Sparaco fa piangere, rassegniamoci. Tu non ti vuoi arrendere, perché conosci quello che sta facendo, lo capisci che sta sapientemente rovistando nei tuoi primi amori, nella tua adolescenza emotiva, nei tuoi dubbi mai risolti, eppure, alla fine, piangi.

Piangi.

Perché anche se è un'operazione di marketing emotivo, forse proprio perché è marketing, lei sa prenderti per mano e condurti in quel groviglio emotivo sepolto per poi sferrare il colpo di grazia togliendoti quello che nessuna lettrice vuole farsi togliere in un libro: la protagonista in cui ti sei identificata.

Ed è a quel punto che piangi, ma tanto. Per lei, per te, per la fisica quantistica.

"In fisica quantistica, se due particelle interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separate, non possono più essere descritte come due unità distinte, perché quello che accade ad una continua a influenzare il destino dell'altra. Anche ad anni luce di distanza."

Alla fine, brava Sparaco, io ti seguo.

Stefy

Mi chiamo Lucy Barton - Elisabeth Strout


Due donne si ritrovano in un letto di ospedale, una finestra che affaccia su una New York illuminata, ed iniziano un dialogo che, come quelli della Strout, sembrano fatti di niente e invece c'è già dentro tutto. Tutto quello che una madre ed una figlia che non si vedono da anni, che sembravano non essersi mai completamente risolte nei propri ruoli, che vivono ormai vite irrimediabilmente distanti, hanno da dirsi. E lo fanno con la delicatezza e con l'intelligenza sottile tipica della Strout, parlando di piccole cose e aneddoti di un'infanzia lontana. Un libro delicato e balsamico in cui l'autrice in fondo ci spiega anche quale sia lo scopo ultimo della sua scrittura. 

"Ciascuno di voi ha soltanto una storia. Scriverete la vostra unica storia in molti modi diversi. Non state mai a preoccuparvi, per la storia. Tanto ne avete una sola."

Quanto è vero?
Stefy

La principessa sposa - William Goldman



Era veramente da tanto tempo che non mi divertivo così tanto a leggere, e La principessa sposa scala subito la classifica dei libri più divertenti che abbia mai letto. Una favola dentro la realtà, dove avventura, magia, sense of humour e colpi di scena la fanno da padroni. Grazie di cuore William Goldman, come ha scritto Cristiano Cavina nella sua prefazione a questa incredibile storia "mi piacerebbe abitare a Los Angeles, in California, per poter incontrare William Goldman e stringergli la mano con cui l'ha scritta." 

Da leggere assolutamente.

Stefy

venerdì 5 agosto 2016

L'amore molesto - Elena Ferrante



Secondo romanzo della Ferrante che leggo dopo la saga dell'Amica Geniale e ancora una volta questa donna, o questo uomo, o chiunque esso sia, riesce a stupirmi per il profondo lavoro di scavo psicologico sui personaggi. Una donna trovata annegata, Amalia, su cui la figlia si trova ad indagare come se non fosse la madre che ha sempre conosciuto ma una persona diversa, con una sua vita segreta, sconosciuta alla figlia.
 
Amalia, come spesso accade, è più presente da morta che da viva e Delia si troverà a vaneggiare, sognare, vederla o credere di vederla nella sua vecchia casa napoletana e in una Napoli deserta e a tratti angosciante.
 
Grazie Ferrante, e speriamo tu sia femmina!
 
Buona lettura,
Stefy